Manuale di riferimento
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Collaboratori
Jean-Pierre Charras, Fabrizio Tappero.
Traduzione
Feedback
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Data di pubblicazione e versione del software
Pubblicato il 30 maggio, 2015.
Eeschema è un software editor di schemi elettrici, distribuito come parte della suite KiCad, e disponibile per i seguenti sistemi operativi:
Indipendentemente dal sistema operativo, tutti i file Eeschema sono 100% compatibili da un sistema all’altro.
Eeschema è un’applicazione integrata dove tutte le funzioni di disegno, controllo, disposizione, gestione librerie e accesso al software di progettazione di circuiti stampati sono svolte all’interno del sistema Eeschema stesso.
Eeschema è stato concepito per cooperare con Pcbnew, che è il programma per la progettazione di circuiti stampati della suite di KiCad. Esso può anche esportare file di netlist, che descrivono le connessioni elettriche dello schema usabili da altri pacchetti.
Eeschema include un editor di librerie di simboli, che può creare e modificare simboli e gestire librerie. Esso integra le seguenti funzioni, aggiuntive ma essenziali, necessarie in ogni moderno software di elaborazione schemi elettrici:
Eeschema è limitato solo dalla disponibilità di memoria. Non c’è perciò praticamente nessun limite al numero di componenti, numero di pin nei componenti, numero di connessioni o fogli. In caso di schemi elettrici formati da più fogli, la rappresentazione è gerarchica.
Eeschema può usare schemi multifoglio in alcune modalità:
I comandi possono essere eseguiti da:
Pulsante sinistro
Pulsante destro
È possibile spostare, trascinare, copiare e cancellare aree selezionate in tutti i menu di Eeschema.
Le aree vengono selezionate disegnando un riquadro attorno ad esse usando il tasto sinistro del mouse.
Mantenendo premuti Maiusc'', Ctrl'', o ``Maiusc + Ctrl'' durante la selezione, esegue rispettivamente copia, trascinamento o cancellazione:
Pulsante sinistro del mouse
Sposta la selezione.
Maiusc + pulsante sinistro del mouse
Copia la selezione.
Ctrl + pulsante sinistro del mouse
Trascina la selezione.
Ctrl + Maiusc + pulsante sinistro del mouse
Cancella la selezione.
Durante il trascinamento o la copia, si può:
Se un comando di spostamento blocco è cominciato, un altro comando può essere selezionato tramite il tasto destro del mouse, menu a scomparsa:
Ecco l’elenco dei comandi da tastiera predefiniti:
Aiuto (questa finestra)
Adatta allo schermo
Zoom alla selezione
Reimposta le coordinate locali
Clic sinistro mouse
Doppio clic sinistro mouse
Trova prossimo elemento
Trova prossimo marcatore DRC
Trova and sostituisci
Ripeti l’ultimo elemento
Sposta blocco → trascina blocco
Sposta elemento dello schema
Duplica simbolo o etichetta
Orienta normalmente il simbolo
Modifica valore simbolo
Modifica riferimento simbolo
Modifica impronta simbolo
Modifica con l’editor dei simboli
Aggiungi etichetta gerarchica
Aggiungi etichetta globale
Aggiungi indicatore di non connesso
Aggiungi elemento filo
Aggiungi elemento bus
Aggiungi polilinea grafica
Aggiungi testo grafico
Aggiorna C.S. dallo schema
Esci dal foglio
Tutti i comandi da tastiera possono essere ridefiniti usando lo specifico editor (menu Preferenze→Opzioni generali→Controlli).
È possibile importate o esportare le impostazioni dei comandi da tastiera usando: menu Preferenze→Opzioni tasti→Importa/Esporta tasti.
In Eeschema il puntatore si sposta sempre sopra una griglia. La griglia può essere personalizzata:
La dimensione predefinita della griglia è 50 mils (0.05") o 1,27 millimetri.
Questa è la griglia preferita per piazzare simboli e fili in uno schema elettrico, e per piazzare piedini durante la progettazione di un simbolo nell’editor dei simboli.
Si può anche lavorare con una griglia più piccola da 25 mil a 10 mil, ma in genere queste sono usate per la creazione dei corpi dei simboli o per posizionare testi e commenti, non per i fili o piedini.
Per cambiare il livello di zoom:
Le unità mostrate sono in pollici o in millimetri. Comunque, Eeschema lavora sempre internamente in millesimi (mils, thou o 0.001) di pollice.
Le seguenti informazioni sono mostrate sulla parte in basso a destra della finestra:
Le coordinate relative possono essere azzerate con la barra spazio. È utile per effettuare misure tra due punti.
La barra menu in cima permette l’apertura e il salvataggio degli schemi elettrici, la configurazione del programma, e la visualizzazione della documentazione.
Questa barra strumenti dà accesso alle funzioni principali di Eeschema.
Se Eeschema viene eseguito in modalità stand-alone (N.d.T. cioè al di fuori della gestione progetti KiCad), questo è l’insieme degli strumenti a disposizione:
Si noti che quando KiCad viene eseguito in modalità progetto, le prime due icone non sono disponibili dato che esse lavorano sui singoli file.
Create a new schematic (only in standalone mode).
Open a schematic (only in standalone mode).
Save complete schematic project.
Select the sheet size and edit the title block.
Open print dialog.
Paste a copied/cut item or block to the current sheet.
Undo: Revert the last change.
Redo: Revert the last undo operation.
Show the dialog to search symbols and texts in the schematic.
Show the dialog to search and replace texts in the schematic.
Refresh screen; zoom to fit.
Zoom in and out.
View and navigate the hierarchy tree.
Leave the current sheet and go up in the hierarchy.
Call the symbol library editor to view and modify libraries and symbols.
Browse symbol libraries.
Electrical Rules Checker (ERC), automatically validate electrical connections.
Call CvPcb to assign footprints to symbols.
Export a netlist (Pcbnew, SPICE and other formats).
Edit symbol fields.
Generate the Bill of Materials (BOM).
Call Pcbnew to perform a PCB layout.
Back-import footprint assignment (selected using CvPcb or Pcbnew) into the "footprint" fields.
Questa barra contiene strumenti per:
Cancel the active command or tool.
Highlight a net by marking its wires and net labels with a different color. If KiCad runs in project mode then copper corresponding to the selected net will be highlighted in Pcbnew as well.
Display the symbol selector dialog to select a new symbol to be placed.
Display the power symbol selector dialog to select a power symbol to be placed.
Draw wire-to-bus entry points. These elements are only graphical and do not create a connection, thus they should not be used to connect wires together.
Draw bus-to-bus entry points.
Place a "No Connect" flag. These flags should be placed on symbol pins which are meant to be left unconnected. It is done to notify the Electrical Rules Checker that lack of connection for a particular pin is intentional and should not be reported.
Place a junction. This connects two crossing wires or a wire and a pin, when it can be ambiguous (i.e. if a wire end or a pin is not directly connected to another wire end).
Place a local label. Local label connects items located in the same sheet. For connections between two different sheets, you have to use global or hierarchical labels.
Place a global label. All global labels with the same name are connected, even when located on different sheets.
Place a hierarchical label. Hierarchical labels are used to create a connection between a subsheet and the parent sheet that contains it.
Place a hierarchical subsheet. You must specify the file name for this subsheet.
Import a hierarchical pin from a subsheet. This command can be executed only on hierarchical subsheets. It will create hierarchical pins corresponding to hierarchical labels placed in the target subsheet.
Place a hierarchical pin in a subsheet. This command can be executed only on hierarchical subsheets. It will create arbitrary hierarchical pins, even if they do not exist in the target subsheet.
Draw a line. These are only graphical and do not connect anything.
Place a text comment.
Place a bitmap image.
Delete selected element.
Questa barra strumenti gestisce le opzioni di visualizzazione:
Toggle grid visibility.
Switch units to inches.
Switch units to millimeters.
Choose the cursor shape (full screen/small).
Toggle visibility of "invisible" pins.
Toggle free angle/90 degrees wires and buses placement.
Un click destro apre un menu contestuale per l’elemento selezionato. Quest’ultimo contiene:
Menu a scomparsa senza elementi selezionati.
Modifica di un’etichetta.
Modifica di un simbolo.
Load a schematic project (only in standalone mode).
Open a schematic project from the list of recently opened files (only in standalone mode).
Append Schematic Sheet
Insert the contents of another sheet into the current one.
Import Non-Kicad Schematic File
Imports a schematic project saved in another file format.
Save current sheet and all its subsheets.
Save Current Sheet
Save only the current sheet, but not others in the project.
Save Current Sheet As…
Save the current sheet under a new name.
Configure page dimensions and title block.
Print schematic project (See also chapter Plot and Print).
Export to PDF, PostScript, HPGL or SVG format (See chapter Plot and Print).
Terminate the application.
Gestione tabelle librerie di simboli
Aggiunge/rimuove librerie di simboli.
Imposta i percorsi di ricerca predefiniti.
Preferenze (unità, dimensione griglia, nomi dei campi, ecc.).
Seleziona la lingua dell’interfaccia.
Impostazione di visibilità delle icone.
Salva e carica preferenze
Trasferimento delle preferenze a/da file.
Eeschema usa due tabelle di librerie per memorizzare l’elenco delle librerie di simboli disponibili, che differiscono per tipologia:
Le librerie elencate nella tabella delle librerie globali sono disponibili per ogni progetto. Esse vengono salvate in sym-lib-table nella cartella utente (il percorso esatto dipende dal sistema operativo; controllare il percorso nella tabella).
Le librerie elencate nella tabella delle librerie specifiche del progetto sono disponibili al progetto correntemente aperto. Esse vengono salvare nel file sym-lib-table nella cartella del progetto (controllare il percorso nella tabella).
Si possono visualizzare entrambi gli elenchi facendo clic sulle linguette Librerie globali'' o Librerie specifiche del progetto'' presenti sotto la tabella librerie.
Aggiungere una libreria facendo clic sul pulsante Esplora librerie… e selezionando un file oppure facendo clic su "Accoda libreria" e inserendo un percorso di file di libreria. La libreria selezionata verrà aggiunta alla tabella di librerie aperta correntemente (Globale/Specifica del progetto).
Elimina una libreria selezionando una o più librerie e facendo clic sul pulsante Rimuovi libreria.
Ogni riga nella tabella contiene diversi campi che descrivono una libreria:
Attiva/disattiva la libreria. È utile per ridurre temporaneamente l’insieme di librerie caricate.
La denominazione (nickname) è un identificatore corto e univoco usato per assegnare simboli a componenti. I simboli sono rappresentati da stringhe ':'.
Il percorso che indica la posizione della libreria.
Determina il formato file della libreria.
Conserva le opzioni specifiche della libreria, se il plugin le usa.
Breve descrizione dei contenuti della libreria.
Grid size selection.
It is recommended to work with normal grid (0.050 inches or 1,27 mm). Smaller grids are used for component building.
Pen size used to draw buses.
Pen size used to draw objects that do not have a specified pen size.
Part ID notation
Style of suffix that is used to denote symbol units (U1A, U1.A, U1-1, etc.)
Adjust toolbar icons size.
Grid visibility setting.
Restrict buses and wires to H and V orientation
If checked, buses and wires are drawn only with vertical or horizontal lines. Otherwise buses and wires can be placed at any orientation.
Show hidden pins:
Display invisible (or hidden) pins, typically power pins.
Show page limits
If checked, shows the page boundaries on screen.
Footprint previews in symbol chooser
Displays a footprint preview frame and footprint selector when placing a new symbol.
Note: it may cause problems or delays, use at your own risk.
Select the display and the cursor coordinate units (inches or millimeters).
Horizontal pitch of repeated items
Increment on X axis during element duplication (default: 0) (after placing an item like a symbol, label or wire, a duplication is made by the Insert key)
Vertical pitch of repeated items
Increment on Y axis during element duplication (default: 0.100 inches or 2,54 mm).
Increment of repeated labels
Increment of label value during duplication of texts ending in a number, such as bus members (usual value 1 or -1).
Default text size
Text size used when creating new text items or labels.
Auto-save time interval
Time in minutes between saving backups.
Automatically place symbol fields
If checked, symbol fields (e.g. value and reference) in newly placed symbols might be moved to avoid collisions with other items.
Allow field autoplace to change justification
Extension of 'Automatically place symbol fields' option. Enable text justification adjustment for symbol fields when placing a new part.
Always align autoplaced fields to the 50 mil grid
Extension of 'Automatically place symbol fields' option. If checked, fields are autoplaced using 50 mils grid, otherwise they are placed freely.
Ridefinisce i comandi da tastiera e imposta il comportamento dell’interfaccia utente.
Seleziona un nuovo comando da tastiera facendo doppio clic su un’azione o tasto destro su un’azione per mostrare un menu a scomparsa:
Definisce un nuovo tasto per l’azione (allo stesso modo del doppio clic).
Annulla l’ultimo cambiamento del tasto per l’azione.
Imposta il tasto al suo valore predefinito.
Annulla tutti i cambiamenti
Annulla tutti i cambiamenti recenti per le azioni.
Ripristina tutto al predefinito
Imposta tutti i tasti delle azioni ai loro valori predefiniti.
Descrizione delle opzioni:
Center and warp cursor on zoom
If checked, the pointed location is warped to the screen center when zooming in/out.
Use touchpad to pan
When enabled, view is panned using scroll wheels (or touchpad gestures) and to zoom one needs to hold Ctrl. Otherwise scroll wheels zoom in/out and Ctrl/Shift are the panning modifiers.
Pan while moving object
If checked, automatically pans the window if the cursor leaves the window during drawing or moving.
Schemi di colore per vari elementi grafici. Fare clic su uno qualsiasi dei campioni di colore per selezionare un nuovo colore per quel particolare elemento.
Definisce campi aggiuntivi personalizzati e valori corrispondenti che appariranno nei nuovi simboli piazzati.
Accedere alla guida in linea (questo documento) per accedere ad un vasto tutorial su KiCad.
Usare ``Copia informazioni di versione'' quando si desidera inviare rapporti di difetti per identificare la propria versione ed il proprio sistema.
L’icona di impostazione del foglio permette di impostare la dimensione del foglio e il contenuto del riquadro iscrizioni.
La numerazione dei fogli è automaticamente aggiornata. È possibile impostare la data ad oggi premendo il pulsante con la freccia a sinistra di "Data versione", visto che questa non viene cambiata automaticamente.
L’icona serve per accedere allo strumento di ricerca.
È possibile cercare un riferimento, un valore o una stringa di testo nel foglio corrente o in tutta la gerarchia. Una volta trovato, il puntatore del mouse verrà posizionato sull’elemento trovato nel sotto-foglio in questione.
L’icona della netlist apre lo strumento di generazione delle netlist.
Lo strumento crea un file che descrive tutte le connessioni dell’intera gerarchia.
In una gerarchia multifoglio, ogni etichetta locale è visibile solo dentro il foglio al quale appartiene. Per esempio l’etichetta LABEL1 del foglio 3 è diversa dall’etichetta TOTO del foglio 5 (se non è stata introdotta intenzionalmente una connessione per collegarle). Ciò è dovuto al fatto che il nome del percorso del foglio è associato internamente all’etichetta locale.
Anche se non c’è limite alla lunghezza del testo per le etichette in Eeschema, si tenga in considerazione che altri programmi che dovessero leggere le netlist generate potrebbero avere delle limitazioni. |
Evitare gli spazi nelle etichette, dato che potrebbero far sembrare una etichetta come diverse separate dagli spazi. Non è un limite di Eeschema, ma di molti formati di netlist che spesso assumono che un’etichetta non abbia spazi. |
Imposta per selezionare Pcbnew come formato predefinito.
Si possono generare anche altri formati:
Plugin esterni possono essere aggiunti per estendere l’elenco dei formati di netlist (nell’immagine precedente è stato aggiunto un plugin per PadsPcb).
Si possono trovare ulteriori informazioni sulla creazione delle netlist nel capitolo Creazione di una netlist.
L’icona lancia l’esecuzione dello strumento di annotazione. Questo strumento assegna automaticamente i nomi a tutti i componenti nello schema.
Per componenti multiparte (come l’integrato TTL 7400 che contiene 4 porte), viene assegnato anche un suffisso per ogni parte (perciò un TTL 7400 identificato come U3 sarà diviso in U3A, U3B, U3C e U3D).
Si può annotare incondizionatamente tutti i componenti, o solamente quelli nuovi, cioè quelli che non erano stati annotati in precedenza.
Ambito
Use the current page only
Only the current sheet is re-annotated (this option is to be used only in special cases, for example to evaluate the amount of resistors in the current sheet.).
Keep existing annotation
Conditional annotation, only the new components will be re-annotated (default).
Reset existing annotation
Unconditional annotation, all the components will be re-annotated (this option is to be used when there are duplicated references).
Reset, but do not swap any annotated multi-unit parts
Keeps all groups of multiple units (e.g. U2A, U2B) together when reannotating.
Ordine di annotazione
Seleziona l’ordine nel quale i componenti verranno numerati (sia orizzontalmente che verticalmente).
Scelte di annotazione
Seleziona il formato di riferimento assegnato.
L’icona avvia lo strumento di controllo regole elettriche (ERC).
Questo strumento esegue la verifica del progetto ed è in grado di rivelare connessioni mancanti o errate.
All’esecuzione del controllo ERC, Eeschema piazza dei marcatori per evidenziare i problemi rilevati. La descrizione dell’errore viene mostrata facendo clic sinistro sul marcatore. Si può generare anche un file di rapporto dei problemi.
Gli errori vengono mostrati nella finestra del controllo regole elettriche:
Crea file di rapporto ERC
selezionare questa opzione per generare un file di rapporto ERC.
Rimuove tutti i marcatori di avvertimento/errore ERC.
Avvia il controllo regole elettriche.
Chiude la finestra.
Questa scheda permette di definire le regole di connettività tra pin; si può scegliere tra 3 opzioni per ogni caso:
Ogni riquadro della matrice può essere modificato facendo clic su di esso.
Controllo etichette simili
Segnala le etichette che differiscono solo per le maiuscole (per es. label/Label/LaBeL). I nomi dei collegamenti sono case-sensitive quindi etichette come quelle dell’esempio sono considerate collegamenti separati.
Controllo etichette globali uniche
Segnala le etichette globali che ricorrono solo una volta per un singolo collegamento. Normalmente si richiede che ce ne siano almeno due per fare una connessione.
Inizializza al predefinito
Ripristina le impostazioni originali.
L’icona avvia la generazione di distinta materiali (BOM). Questo strumento permette la generazione di un file elenco di tutti i componenti e connessioni gerarchiche (etichette globali).
Il generatore di distinte materiali di Eeschema fa uso di plugin esterni, in forma di script XSLT o Python. Alcuni esempi sono installati nella cartella dei file eseguibili di KiCad.
Un utile insieme di proprietà di componenti da usare per una distinta componenti sono:
Su MS Windows, la finestra di dialogo del generatore distinta materiale ha un’opzione speciale (indicata dalla freccia rossa) che controlla la visibilità della finestra del plugin esterno. Per impostazione predefinita, la riga di comando viene eseguita con la finestra della console nascosta e l’output viene reindirizzato al campo Plugin info. Impostare questa opzione per mostrare la finestra del comando in esecuzione. Potrebbe essere necessario se il plugin ha una GUI.
L’icona apre un foglio elettronico che consente di visualizzare e modificare i valori dei campi di tutti i simboli.
Una volta modificati i valori dei campi, è necessario accettare i cambiamenti facendo clic sul pulsante 'Applica i cambiamenti' o annullarli facendo clic sul pulsante 'Annulla i cambiamenti'.
Ci sono diversi metodi speciali di copia/incolla nel foglio di calcolo. Essi possono tornare utili quando si inseriscono campi valore ripetuti in diversi componenti.
Questi metodi sono illustrati sotto.
Queste tecniche sono disponibili anche in altre finestre di dialogo con elementi di controllo a griglia. |
L’icona avvia lo strumento di per la back-annotation.
Questo strumento permette di importare i cambiamenti alle impronte effettuati in PcbNew, tramite i campi impronte, indietro in Eeschema.
Le librerie di simboli contengono raccolte di simboli utilizzati durante la creazione degli schemi elettrici. Ogni simbolo in uno schema è identificato in modo univoco da un nome completo composto da un nickname di libreria e da un nome di simbolo. Un esempio è Audio: AD1853 .
La tabella della libreria dei simboli contiene un elenco di tutti i file della libreria che KiCad conosce. La tabella della libreria dei simboli è composta dal file della tabella delle librerie di simboli globali e dal file della tabella delle librerie di simboli specifici del progetto.
Quando viene caricato un simbolo, Eeschema usa il denominatore della libreria, Audio nel nostro esempio, per cercare la posizione della libreria nella tabella della libreria dei simboli.
L’immagine seguente mostra la finestra di modifica della tabella librerie di simboli che si apre selezionando la voce Gestione librerie di simboli'' nel menu delle Preferenze''.
Le librerie elencate nella tabella librerie globale sono disponibili per ogni progetto. Esse vengono salvate nel file sym-lib-table nella cartella utente. La posizione di questa cartella dipende dal sistema operativo usato.
La tabella librerie di simboli specifica del progetto contiene l’elenco delle librerie che sono disponibili specificatamente per il file di progetto caricato in quel momento. La tabella librerie specifiche del progetto può essere modificata solo quando viene caricata assieme al file del progetto. Se non viene caricato alcun file di progetto o non c’è nessun file di tabella librerie di simboli nel percorso del progetto corrente, viene creata una tabella vuota che può essere modificata, ed in seguito salvata, assieme al file del progetto.
La prima volta che Eeschema viene eseguito e il file della tabella dei simboli globale sym-lib-table non viene trovato nella cartella dell’utente, Eeschema cercherà copiare il file di tabella simboli predefinito sym-lib-table memorizzato nella cartella di sistema del modelli di KiCad nel file sym-lib-table (N.d.T. quindi creandolo da zero) nella cartella dell’utente. Se il modello predefinito di file sym-lib-table non si trova, una finestra di dialogo richiederà una posizione alternativa da cui caricare il file sym-lib-table. Se non si trova ancora il file sym-lib-table o se la finestra viene chiusa, verrà creata una tabella librerie di simboli vuota nella cartella dell’utente. Se ciò succede, l’utente può copiare il file sym-lib-table manualmente o configurare la tabella a mano.
La tabella librerie di simboli predefinita include tutte le librerie di simboli installati che fanno parte di KiCad. Ciò può o meno essere desiderabile a seconda dell’uso e della velocità del sistema. Il tempo richiesto per caricare le librerie di simboli è proporzionale al numero di librerie presenti nella tabella librerie di simboli. Se il tempo di caricamento delle librerie di simboli sembra eccessivo, rimuovere le librerie usate raramenteo o mai dalla tabella librerie globale e aggiungerle di volta in volta alla tabella librerie del progetto solo quando necessario.
Per usare una librerie di simboli, questa deve essere prima aggiunta alla tabella globale o a quella specifica del progetto. La tabella specifica del progetto è utilizzabile solo quando si è aperto un file di progetto.
Ogni voce di libreria deve avere un identificativo univoco.
Questo identificativo non ha nulla a che fare con il nome o il percorso del file di libreria. Il caratteri ':' e '/' non possono essere usati da nessuna parte nel denominatore della libreria. Ogni voce di libreria deve avere un nome / percorso file validi a seconda del tipo di libreria. I percorsi possono essere definiti come assoluti, relativi, o per sostituzione di variabile d’ambiente (vedere nella prossima sezione).
Il tipo appropriato di plugin deve essere selezionato perché la libreria possa essere letta correttamente. KiCad attualmente supporta solo il plugin per i file di libreria di simboli tradizionali.
C’è anche un campo dedicato alla descrizione della voce di libreria. Il campo opzioni non viene usato al momento perciò aggiungere opzioni non ha alcun effetto sul caricamento delle librerie.
Una delle più potenti caratteristiche della tabella delle librerie di simboli è la sostituzione delle variabili ambientali. Ciò permette di inserire i percorsi personalizzati di dove le librerie di simboli sono memorizzate in variabili ambiente. La sostituzione delle variabili ambiente è supportata usando la sintassi $\ nel percorso della libreria.
Per impostazione prefefinita, durante l’esecuzione KiCad difinisce due variabili ambiente:
È possibile passare sopra a KICAD_SYMBOL_DIR definendola in Preferenze / Configura percorsi, menu che permette di sostituire le proprie librerie a alle librerie di simboli predefinite di KiCad.
KIPRJMOD permette di memorizzare le librerie nel percorso del progetto senza dover definire il percorso assoluto (che non è sempre conosciuto) per la libreria nella tabella librerie simboli specifica del progetto.
Le librerie di simboli si possono definire sia globalmente che specificatamente al progetto attualmente caricato. Le librerie di simboli definite nella tabella globale dell’utente sono sempre disponibili e vengono memorizzate nel file sym-lib-table nella cartella utente. La tabella delle librerie di simboli specifica del progetto è attiva solamente per il file progetto aperto al momento.
Ci sono vantaggi e svantaggi per ogni metodo. Definire tutte le librerie nella tabella globale significa che queste saranno sempre disponibili alla bisogna. Lo svantaggio di ciò è aumenterà che il tempo di caricamento.
Definire tutte le librerie di simboli su base specifica del progetto significa che si avranno solamente le librerie necessarie per quel progetto e ciò diminuirà il tempo di caricamento dei simboli. Lo svantaggio è che sarà sempre necessario ricordarsi di aggiungere ogni libreria di simboli necessaria per ogni progetto.
Uno schema di utilizzo potrebbe essere quello di definire le librerie di uso comune a livello globale e le librerie richieste solo per il progetto nella tabella della libreria specifica del progetto.
Quando si carica uno schema creato prima dell’implementazione della tabella delle librerie di simboli, Eeschema cercherà di rimappare i collegamenti alle librerie di simboli presenti nello schema ai simboli nella tabella librerie appropriati. Il successo di questo processo dipende da diversi fattori:
La rimappatura eseguirà un salvataggio di tutti i file che vengono modificati durante l’operazione, nella cartella di salvataggio all’interno della cartella del progetto. Effettuare sempre un salvataggio del progetto prima di rimappare, (N.d.T. per evitare brutte sorprese) nel caso in cui qualcosa vada storto.
L’operazione di recupero viene eseguita anche se è stata disabilitata per garantire che i simboli corretti siano disponibili per la rimappatura. Non annullare questa operazione o la rimappatura non riuscirà a rimappare correttamente i simboli degli schemi. Eventuali collegamenti a simboli spezzati dovranno essere corretti manualmente.
Se le librerie originali sono state rimosse e il recupero non è stato eseguito, la cache della libreria può essere utilizzata come libreria di ripristino come ultima risorsa. Copiare la libreria della cache in un nuovo nome file e aggiungere il nuovo file della libreria all’inizio dell’elenco delle librerie utilizzando una versione di Eeschema prima dell’implementazione della tabella della libreria dei simboli.
Uno schema elettrico può essere rappresentato da un foglio singolo ma, se è grande abbastanza, potrà richiedere molti fogli.
Uno schema rappresentato da molti fogli è detto gerarchico, e tutti i fogli di cui è composto (ognuno consistente nel proprio file) costituiscono un progetto Eeschema. La gestione di schemi elettrici gerarchici verrà descritta nel capitolo Schemi elettrici gerarchici.
Uno schema elettrico progettato con Eeschema è più di una semplice rappresentazione grafica di un dispositivo elettronico. Esso normalmente è il punto di ingresso di una catena di sviluppo che permette:
Uno schema elettrico consiste principalmente di simboli, fili, etichette, giunzioni, porte bus e di alimentazione. Per chiarezza, negli schemi elettrici, è possibile inserire elementi puramente grafici come elementi bus, commenti, e polilinee.
I simboli vengono aggiunti allo schema elettrico da librerie di simboli. Dopo che lo schema è stato ultimato, viene generata una netlist, che viene in seguito usata per importare l’insieme delle connessioni e delle impronte in PcbNew.
Per caricare un simbolo nello schema elettrico si può usare l’icona . Una finestra di dialogo permette di battere il nome del simbolo da caricare.
La finestra di dialogo di scelta del simbolo filtrerà i simboli per nome, parolachiave, e descrizione secondo quanto si inserirà nel campo di ricerca. Filtri avanzati possono essere usati semplicemente digitandoli:
p | n | u | m | k | meg | g | t |
10 -12 | 10 -9 | 10 -6 | 10 -3 | 10 3 | 10 6 | 10 9 | 10 12 |
ki | mi | gi | ti |
2 10 | 2 20 | 2 30 | 2 40 |
Prima di piazzare il simbolo nello schema elettrico, è possibile ruotarlo, renderlo speculare e modificarne i campi, sia usando i comandi da tastiera che tramite il menu contestuale che esce con il tasto destro del mouse. Tutto ciò può essere effettuato ugualmente anche successivamente al piazzamento.
Ecco un simbolo durante il piazzamento:
Una porta di alimentazione è un simbolo (i simboli sono raggruppati nella libreria power''), in modo tale che possano essere piazzati usando la finestra di selezione dei componenti. Comunque, dato che il piazzamento di questi simboli è frequente, è disponibile anche l’icona strumento . Questo strumento è del tutto simile all’inserimento simboli, eccetto per il fatto che la ricerca viene effettuata già direttamente nella libreria power''.
Ci sono due modi per modificare un simbolo:
Quando un simbolo è stato appena piazzato, si può doverne modificarne i valori (in particolare per le resistenze, condensatori, ecc.), mentre non serve assegnare un numero di riferimento direttamente, o selezionare l’unità (eccetto per simboli con unità bloccate, che devono essere assegnate manualmente). Ciò può essere svolto automaticamente dalla funzione di annotazione.
Per modificare delle caratteristiche di un simbolo, posizionare il puntatore sul simbolo e fare:
Si possono modificare i riferimenti, valori, posizioni, orientamenti, dimensioni del testo e visibilità dei campi:
Per ottenere ulteriori opzioni, o per creare altri campi, doppio clic sul simbolo per aprire la finestra di dialogo delle proprietà del simbolo.
Ogni campo può essere visibile o nascosto, e mostrato orizzontalmente o verticalmente. La posizione mostrata è sempre indicata per un simbolo mostrato normalmente (nessuna rotazione o ribaltamento speculare) ed è relativa al punto di ancoraggio del simbolo.
L’opzione ``Reimposta ai valori predefiniti di libreria'' imposta il simbolo all’orientamento originale, e reimposta le opzioni, dimensione e posizione di ogni campo. Comunque, i campi testo non vengono modificati dato che in questo modo si potrebbe rovinare lo schema elettrico.
Tutti questi elementi di disegno possono essere piazzati anche con gli strumenti presenti nella barra verticale destra.
Questi elementi sono:
Ci sono due metodi per instaurare connessioni:
La figura seguente mostra i due metodi:
Nota 1:
Il punto di “contatto” di una etichetta è l’angolo in basso a sinistra della prima lettera dell’etichetta. Questo punto viene mostrato con un piccolo quadratino se non connesso.
Questo punto deve perciò essere in contatto con il filo, o essere sovrapposto alla fine di un piedino in modo che l’etichetta venga visualizzata come connessa.
Nota 2:
Per stabilire una connessione, un segmento di filo deve essere connesso ai suoi capi ad un altro segmento o a un piedino.
Se c’è una sovrapposizione (se un filo passa sopra un pin, ma senza essere connesso alla fine del piedino) non c’è connessione.
Nota 3:
I fili che si incrociano non sono implicitamente connessi. È necessario attaccarli assieme con un punto di giunzione se si vuole proprio stabilire una connessione.
La figura precedente (fili connessi al connettore DB25FEMALE, piedini 22, 21, 20, 19) mostra un esempio di connessione usando un simbolo di giunzione.
Nota 4:
Se due diverse etichette vengono piazzate sullo stesso filo, queste vengono connesse assieme e diventano equivalenti: tutti gli altri elementi connessi ad una o l’altra etichetta sono connessi a tutte.
Nello schema elettrico seguente, molti piedini sono connessi a dei bus.
Dal punto di vista dello schema elettrico, un bus è un insieme di segnali che iniziano con un prefisso comune e finiscono con un numero. Per esempio, PCA0, PCA1, e PCA2 sono membri del bus PCA.
Il bus completo si chiama PCA[N..m], dove N e m sono il primo e l’ultimo numero di filo di questo bus. Perciò se PCA possiede 20 membri da 0 a 19, il bus completo è denominato PCA[0..19]. Un inseme di segnali come PCA0, PCA1, PCA2, WRITE, READ non possono essere contenuti in un bus.
Piedini connessi tra gli stessi membri di un bus devono essere connessi da etichette. Non è possibile connettere un piedino direttamente ad un bus; questo tipo di connessione sarà ignorata da Eeschema.
Nell’esempio sopra, le connessioni vengono effettuate dalle etichette piazzate sui fili connessi ai piedini. Le voci di bus (segmenti di filo a 45 gradi) sono solo elementi grafici, e non sono necessarie per formare connessioni logiche.
In effetti, usando il comando di ripetizione (tasto Ins), le connessioni possono essere eseguite molto velocemente nel modo seguente, se i piedini del componente sono allineati in ordine incrementale (una pratica comune in componenti come memorie, microprocessori, ecc.):
Nel menu Preferenze/Opzioni, è possibile impostare i parametri di ripetizione:
Si potrebbe dover creare delle connessioni tra bus, in modo da collegare due bus con nomi differenti, o nel caso di gerarchie, creare connessioni tra fogli diversi. È possibile creare queste connessioni nel modo seguente.
I bus PCA [0..15], ADR [0..7] e BUS [5..10] sono connessi assieme (si noti la giunzione qui dato che i fili del bus verticale si attaccano nel mezzo del segmento di bus orizzontale).
Più precisamente, i membri corrispondenti sono connessi assieme: PCA0 e ADR0 sono collegati, (così come PCA1 e ADR1 fino a PCA7 e ADR7).
Per di più, PCA5, BUS5 e ADR5 sono connessi (così come PCA6, BUS6 e ADR6 e come PCA7, BUS7 e ADR7).
PCA8 e BUS8 sono anch’essi connessi (così come PCA9 e BUS9, PCA10 e BUS10)
Quando i piedini di alimentazione dei simboli sono visibili, devono essere connessi, come ogni altro segnale.
I simboli come le porte e flip-flop possono avere piedini di alimentazione invisibili. Bisogna fare attenzione con questi perché:
Ed inoltre, sarebbe una cattiva idea renderli visibili e collegarli come gli altri piedini, dato che lo schema elettrico diverrebbe illeggibile e non in conformità con le usuali convenzioni.
Se si vuole forzare la visualizzazione di questi piedini di alimentazione invisibili, bisogna selezionare l’opzione ``Mostra piedini nascosti'' nella finestra di dialogo Preferenze/Opzioni del menu principale, o tramite l’icona presente sulla barra (opzioni) strumenti sulla sinistra. |
Eeschema connette automaticamente tutti i piedini di alimentazione nascosti che posseggono stesso nome al collegamento (net) di alimentazione di nome corrispondente. Potrebbe rendersi necessario attaccare assieme collegamenti di alimentazione con nomi diversi (per esempio, "GND" nei componenti TTL e "VSS" in quelli in tecnologia MOS): si usino le porte di alimentazione a questo scopo.
Non è raccomandabile usare le etichette per le connessioni di alimentazione. Queste hanno solo ambito di connessione “locale”, e non connetterebbero i piedini di alimentazione nascosti.
La figura sottostante mostra un esempio di connessioni di porte di alimentazione.
In questo esempio, la massa (GND) è connessa alla porta di alimentazione VSS e la porta VCC è connessa a VDD.
Due simboli PWR_FLAG sono visibili. Essi indicano che le due porte di alimentazione VCC e GND sono realmente connesse ad una sorgente di alimentazione. Senza queste due segnalazioni, lo strumento ERC avrebbe diagnosticato: Attenzione: porta di alimentazione non alimentata.
Tutti questi simboli si trovano della libreria di simboli ``power''.
Questi simboli sono molto utili per evitare avvertimenti ERC indesiderati. Il controllo regole elettriche assicura che nessuna connessione venga accidentalmente lasciata sconnessa.
Se i piedini devono veramente essere lasciati sconnessi, è necessario piazzare un indicatore di “non connesso” (strumento su questi piedini. Questi simboli non hanno influenza sulla netlist generata.
Può essere utile (alla comprensione dello schema elettrico) piazzare annotazioni in forma di campi o riquadri di testo. I campi testo (strumento ) e poli-linee (strumento ) servono a questo scopo, al contrario di etichette e fili che sono elementi di connessione.
Ecco un esempio di riquadro con elemento testuale di commento.
Il blocco del titolo viene modificato con lo strumento .
Il numero di foglio (Sheet X/Y) viene aggiornato automaticamente.
Come impostazione predefinita, Eeschema carica i simboli dalle librerie del progetto, secondo le impostazioni dei percorsi e l’ordine delle librerie. Ciò può provocare dei problemi durante il caricamento di progetti molto vecchi: se i simboli nella libreria sono cambiati o sono stati rimossi o la libreria non esiste più da quando erano stati usati nel progetto, i simboli presenti nel progetto vengono automaticamente rimpiazzati dalle corrispondenti nuove versioni. Le nuove versioni potrebbero allinearsi correttamente o potrebbero essere orientati diversamente, generando così uno schema errato.
Quando un progetto viene salvato, viene salvata anche una libreria archivio (cache), contenente i simboli usati nel progetto, con esso. Ciò consente di distribuire il progetto senza tutte le librerie. Se si carica un progetto i cui simboli sono presenti sia nella libreria archivio (cache) che nelle le librerie di sistema, Eeschema scansionerà le librerie per rilevare eventuali conflitti. Se vengono rilevati conflitti questi verranno elencati nella finestra di dialogo seguente:
Si può vedere in questo esempio che il progetto in origine aveva usato un diodo con il catodo verso l’alto, ma ora la libreria ne contiene uno con il catodo verso il basso. Questo cambiamento può danneggiare il progetto! Premendo OK qui farà in modo di salvare il vecchio simbolo in una speciale libreria di ``recupero'', e tutti i componenti che usano quel simbolo verranno rinominati per evitare conflitti di nome.
Se si preme annulla, nessun recupero verrà effettuato, perciò Eeschema caricherà i nuovi componenti come impostazione predefinita. Se si salva lo schema a questo punto, la cache verrà sovrascritta e i vecchi simboli non saranno più recuperabili. Se si è salvato lo schema, è ancora possibile tornare indietro ed eseguire ancora la funzione di recupero: scegliere ``Recupera vecchi componenti'' nel menu strumenti per richiamare nuovamente la finestra di dialogo.
Se si preferisce non visualizzare questa finestra di dialogo, è possibile premere ``Non mostrare più''. L’impostazione predefinita non farà nulla e permetterà di caricare i nuovi componenti. Questa opzione può essere ripristinata nelle preferenze delle librerie.
Una rappresentazione gerarchica è in genere una buona soluzione al problema dei progetti consistenti in più di qualche foglio. Se si vuole gestire questa tipologia di progetti, è necessario:
Lo schema elettrico completo consisterà quindi in un foglio principale, chiamato foglio radice, e dei sotto-fogli costituenti la gerarchia. Inoltre, una attenta suddivisione del progetto in fogli separati migliora la sua leggibilità.
Dal foglio radice, si possono trovare tutti i sottofogli. La gestione gerarchica degli schemi elettrici è molto facile con Eeschema, grazie ad un "esploratore gerarchico" integrato accessibile tramite l’icona sulla barra strumenti in cima.
Ci sono due tipi di gerarchie che possono esistere simultaneamente: la prima è stata appena menzionata ed è di uso generale. La seconda consiste nella creazione simboli nella libreria che appaiono come simboli tradizionali nello schema, ma che effettivamente consistono a loro volta di uno schema elettrico che descrive la loro struttura interna.
Questo secondo tipo viene usato per sviluppatr circuiti integrati, dato che in questo caso è necessario usare funzioni di libreria nello schema che si sta progettando.
Eeschema attualmente non gestisce questo secondo caso.
Una gerarchia può essere:
Eeschema può gestire tutte queste gerarchie.
La creazione di uno schema elettrico gerarchico è semplice, l’intera gerarchia viene gestita partendo dallo schema radice, come se si trattasse di un unico schema elettrico.
Due passi importanti da comprendere sono:
Esplorare i sotto-fogli è molto semplice grazie allo strumento di esplorazione accessibile tramite il pulsante presente sulla barra strumenti in cima.
Ogni foglio è raggiungibile facendo clic sul suo nome. Per accedere velocemente, clic destro su un nome foglio, e scegliere Accedi al foglio o fare doppio clic all’interno dei limiti del foglio.
Per uscire dal foglio corrente sul foglio genitore, fare clic con il tasto destro del mouse ovunque sullo schema in cui non vi siano oggetti e selezionare la voce del menu di scelta rapida ``Lascia il foglio'' o premere Alt+Backspace.
Le etichette locali, strumento , sono simboli di connessione solo dentro un foglio. Le etichette gerarchiche (strumento ) sono simboli di connessione solo dentro un foglio ed ad un piedino gerarchico piazzato nel foglio genitore.
Le etichette globali (strumento ) sono simboli di connessione attraverso tutta la gerarchia. I piedini di potenza (tipo power in e power out) invisibili sono come le etichette globali perché sono visti come connessi tra loro attraverso tutta la gerarchia.
Dentro una gerarchia (semplice o complessa) si può usare sia etichette gerarchiche, assieme o in alternativa a, etichette globali. |
Disegna un rettangolo definito dai due punti diagonali che simboleggiano il sotto-foglio.
La dimensione di questo rettangolo deve consentire di piazzare in seguito etichette particolari, piedini gerarchici, corrispondenti alle etichette globali (hlabel) nel sotto-foglio.
Queste etichette sono simili a normali piedini di simboli. Selezionare lo strumento .
Fare clic per piazzare l’angolo sinistro alto del rettangolo. Fare clic nuovamente per piazzare l’angolo destro basso, verificando di creare un rettangolo sufficientemente dimensionato.
Verrà richiesto di inserire un nome file e un nome foglio per questo sotto-foglio (in modo da poter raggiungere lo schema corrispondente, usando il navigatore della gerarchia).
Bisogna per lo meno dare un nome file. Se non c’è un nome foglio, il nome file verrà usato come nome foglio (solitamente si lascia così).
Qui si devono creano i punti di connessione (punti gerarchici) per il simbolo appena creato.
Questi punti di connessione sono simili ai piedini di normali simboli, ma con la possibilità di connettere un bus completo con solo un punto di connessione.
Ci sono due modi per fare ciò:
La seconda soluzione è la preferibile.
Disposizione manuale:
Si osservi sotto un esempio di creazione di un pin gerarchico di nome "CONNECTION":
Si può definire il nome, dimensione e direzione del pin durante la creazione o in seguito, facendo clic destro del mouse e selezionando "Modifica pin foglio" nel menu a scomparsa.
Dentro il foglio, una etichetta gerarchica deve essere preimpostata con lo stesso nome del pin gerarchico. Il lavoro di verifica della corrispondenza di questi nomi, deve essere effettuato manualmente, e questa è la ragione per cui il secondo metodo, sotto, è da preferire.
Piazzamento automatico:
Tutti i pin necessari possono perciò essere piazzati velocemente e senza errori. Il loro aspetto è in accordo con le etichette globali corrispondenti.
Ogni pin del simbolo del foglio appena creato, deve corrispondere ad una etichetta chiamata etichetta gerarchica nel sotto-foglio. Le etichette gerarhiche sono simili alle etichette, ma forniscono connessioni tra i sotto-fogli ed il foglio radice. La rappresentazione grafica delle due etichette complementari (pin ed etichetta gerarchica) è simile. La creazione delle etichette gerarchiche viene fatta con lo strumento .
Di seguito un esempio di foglio radice:
Si noti il pin VCC_PIC, collegato al connettore JP1.
Ecco le connessioni corrispondenti nel sotto-foglio:
Si troverà ancora, le due corrispondenti etichette gerarchiche, che forniscono connessione tra i due fogli gerarchici.
Si può usare etichette gerarchiche e pin gerarchici per connettere due bus, secondo la sintassi (Bus [N. .m]) descritta in precedenza. |
Ecco alcune note sulle varie modalità di fornire connessioni, a parte le connessioni tramite i semplici fili disegnati.
Le etichette semplici hanno una capacità di connessione locale, cioè limitata al foglio dello schema dove sono collocate. Ciò è dovuto al fatto che:
Perciò, se si piazza l’etichetta "TOTO" nel foglio n° 3, in effetti l’etichetta vera è "TOTO_3". Se si piazza anche un’etichetta "TOTO" nel foglio n° 1 (foglio radice) si piazza in effetti un’etichetta di nome "TOTO_1", differente da "TOTO_3". Ciò si verifica sempre, anche quando c’è un solo foglio.
Quanto detto per le etichette semplici risulta vero anche per le etichette gerarchiche.
Perciò nello stesso foglio, un’etichetta gerarchica "TOTO" viene considerata connessa ad un’etichetta locale "TOTO", ma non connessa ad un’etichetta gerarchica o un’etichetta di nome "TOTO" in un altro foglio.
Comunque, un’etichetta gerarchica viene considerata connessa al corrispondente simbolo di piedino foglio nel simbolo gerarchico piazzato nel foglio genitore.
Si era visto che i piedini di alimentazione invisibili sono connessi assieme se posseggono lo stesso nome. Perciò tutti i piedini di alimentazione dichiarati ``Piedini di alimentazione invisibili'' e chiamati VCC sono interconnessi e formano la connessione VCC, ma solo nel foglio dove essi siano stati piazzati.
Ciò significa che se si piazza un’etichetta VCC in un sotto-foglio, essa non verrà connessa ai piedini VCC, dato che questa etichetta è in realtà VCC_n, dove n è il numero di foglio.
Se si desidera che questa etichetta VCC sia veramente connessa alla VCC dell’intero foglio, essa dovrà essere esplicitamente connessa ad un piedino di alimentazione invisibile, grazie ad una porta di alimentazione VCC.
Le etichette globali che posseggono un nome identico sono connesse attraverso l’intera gerarchia.
(etichette di alimentazione come vcc … sono etichette globali)
Ecco un esempio. Lo stesso schema viene usato due volte (due istanze). I due fogli condividono lo stesso schema perché il nome del file è lo stesso per i due fogli (``other_sheet.sch''). Ma i nomi dei fogli devono essere univoci.
Si può creare un progetto usando molti fogli, senza creare connessioni tra questi fogli (gerarchia piatta) se le seguenti regole vengono rispettate:
Ecco un esempio di un foglio radice.
Ecco le due pagine, connesse tramite etichette globali.
Ecco il pic_programmer.sch.
Ecco il pic_sockets.sch.
Guardare le etichette globali.
Lo strumento di annotazione automatica permette di assegnare automaticamente un riferimento a simboli nello schema. Per componenti multipli, assegna un suffisso multi-unità per minimizzare il numero di questi simboli. Lo strumento di annotazione automatica è accessibile tramite l’icona . Qui sotto si può osservare la sua finestra principale.
Schemi di annotazione disponibili:
L’opzione ``Reimposta, ma non scambiare nessuna parte multipla annotata'' mantiene tutte le associazioni esistenti tra simboli con più unità. Per esempio, se si ha U2A e U2B, queste possono essere riannotate rispettivamente a U1A e U1B, ma non saranno mai riannotate a U1A e U2A, né a U2B e U2A. Utile se ci si vuole assicurare che i raggruppamenti di pin vengano mantenuti.
La scelta dell’ordine di annotazione fornisce il metodo usato per impostare il numero di riferimento dentro ogni foglio della gerarchia.
Ad eccezione di casi particolari, l’annotazione automatica si applica all’intero progetto (tutti i fogli) e ad i nuovi componenti, se non si vuole modificare le annotazioni precedenti.
La scelta annotazione fornisce il metodo usato per calcolare il riferimento:
Questo esempio mostra 5 elementi piazzati, ma non annotati.
Dopo che lo strumento di annotazione viene eseguito, viene ottenuto il seguente risultato.
Ordinato per posizione X.
Ordinato per posizione Y.
Si può osservare che quattro porte 74LS00 sono state distribuite nel contenitore U1, e che la quinta 74LS00 è stata assegnata al successivo U2.
Ecco un’annotazione nel foglio 2 dove è stata impostata l’opzione usa il primo numero libero nello schema.
L’optione comincia dal foglio numero*100 e usa il prino numero libero produce il seguente risultato.
L’opzione comincia dal numero*1000 e usa il primo numero libero produce il seguente risultato.
Lo strumento per il controllo regole elettriche (ERC) esegue un controllo automatico dello schema elettrico. L’ERC segnala gli errori presenti nel foglio, come piedini sconnessi, simboli gerarchici sconnessi, uscite in corto-circuito, ecc. Naturalmente, un controllo automatico non è infallibile, ed il software che rende possibile la rilevazione di tutti gli errori di progettazione non è completo al 100%. Un tale controllo è molto utile, perché permette di rilevare molte sviste e piccoli errori.
In pratica tutti gli errori rilevati devono essere controllati e corretti prima di poter procedere. La qualità dell’ERC è direttamente proporzionale alla cura presa nel dichiarare le proprietà elettriche dei piedini durante la creazione delle librerie. I risultati dell’ERC vengono riportati come errori'' o avvertimenti''.
l’ERC può essere avviato facendo clic sull’icona .
Gli avvertimenti vengono piazzati sugli elementi dello schema elettrico che provocano gli errori ERC (piedini o etichette).
È possibile anche cancellare i marcatori di errore dalla finestra di dialogo.
Qui si può osservare quattro errori:
Facendo clic destro su un marcatore si apre un menu che permette di accedere alla finestra diagnostica del marcatore ERC.
e se si fa clic su 'Info errore marcatore' si ottiene una descrizione dell’errore.
Succede spesso di avere una segnalazione o un errore su un piedino di alimentazione, anche se sembra tutto normale. Si osservi l’esempio sovrastante. Ciò succede perché, in molti progetti, l’alimentazione viene fornita da connettori che non sono sorgenti di alimentazione (diversamente dall’uscita di un regolatore, che viene dichiarata come sorgente di alimentazione).
L’ERC perciò non individuerà nessun piedino di alimentazione che controlla questo filo e lo dichiarerà non alimentato da nessuna sorgente di alimentazione.
Per evitare questo avvertimento è necessario piazzare un ``PWR_FLAG'' su questa porta. Si osservi il seguente esempio:
Il marcatore d’errore allora sparirà.
Il più delle volte, un PWR_FLAG deve essere connesso a GND, dato che normalmente i regolatori hanno uscite dichiarate come uscite di alimentazione ma i piedini di massa non sono mai dichiarati in tal modo (l’attributo normale è invece come ingresso di alimentazione), perciò le masse non appaiono mai connesse ad una sorgente di alimentazione senza un pwr_flag.
Il pannello delle opzioni permette di configurare le regole di connessione per definire le condizioni elettriche per il controllo di errori e avvertimenti.
Le regole possono essere cambiate facendo clic sul riquadro desiderato della matrice, in modo da selezionare la scelta desiderata: normale, avvertimento, errore.
Un file di rapporto ERC può essere generato e salvato selezionando l’opzione “Scrivi rapporto ERC”. L’estensione del file per i file di rapporto ERC è “.erc”. Ecco un esempio di file rapporto ERC:
ERC control (4/1/1997-14:16:4) ***** Sheet 1 (INTERFACE UNIVERSAL) ERC: Warning Pin input Unconnected @ 8.450, 2.350 ERC: Warning passive Pin Unconnected @ 8.450, 1.950 ERC: Warning: BiDir Pin connected to power Pin (Net 6) @ 10.100, 3.300 ERC: Warning: Power Pin connected to BiDir Pin (Net 6) @ 4.950, 1.400 >> Errors ERC: 4
Una netlist (elenco di net) è un file che descrive le connessioni elettriche (net) tra simboli. Nel file di netlist si possono trovare:
Esistono diversi formati di netlist. A volte, l’elenco simboli e l’elenco dei collegamenti, sono due file separati. La netlist è fondamentale per uso di software di progettazione elettronica, dato che la netlist è anche un mezzo di collegamento con gli altri software di CAD elettronico, come:
Eeschema supporta diversi formati di netlist.
Selezionare lo strumento per aprire la finestra di dialogo di creazione della netlist.
Usando le diverse schede è possibile selezionare il formato desiderato. Nel formato Spice si può generare netlist sia con nomi di collegamenti (sono più leggibili) o con numeri di collegamento (le vecchie versioni di Spice accettano solo numeri). Facendo clic sul pulsante Netlist, verrà richiesto un nome file per la netlist.
La generazione della netlist può impiegare diversi minuti con schemi elettrici estesi. |
In basso si può osservare uno schema che usa la libreria PSPICE:
Esempio di file di netlist PCBNEW:
# Eeschema Netlist Versione 1.0 generato il 21/1/1997-16:51:15 ( (32E35B76 $noname C2 1NF (1 0) (2 VOUT_1) ) (32CFC454 $noname V2 AC_0.1 (1 N-000003) (2 0) ) (32CFC413 $noname C1 1UF (1 INPUT_1) (2 N-000003) ) (32CFC337 $noname V1 DC_12V (1 +12V) (2 0) ) (32CFC293 $noname R2 10K (1 INPUT_1) (2 0) ) (32CFC288 $noname R6 22K (1 +12V) (2 INPUT_1) ) (32CFC27F $noname R5 22K (1 +12V) (2 N-000008) ) (32CFC277 $noname R1 10K (1 N-000008) (2 0) ) (32CFC25A $noname R7 470 (1 EMET_1) (2 0) ) (32CFC254 $noname R4 1K (1 +12V) (2 VOUT_1) ) (32CFC24C $noname R3 1K (1 +12V) (2 N-000006) ) (32CFC230 $noname Q2 Q2N2222 (1 VOUT_1) (2 N-000008) (3 EMET_1) ) (32CFC227 $noname Q1 Q2N2222 (1 N-000006) (2 INPUT_1) (3 EMET_1) ) ) # End
In formato PSPICE, la netlist è la seguente:
* Eeschema Netlist Versione 1.1 (formato Spice) data creazione: 18/6/2008-08:38:03 .model Q2N2222 npn (bf=200) .AC 10 1Meg \*1.2 .DC V1 10 12 0.5 R12 /VOUT N-000003 22K R11 +12V N-000003 100 L1 N-000003 /VOUT 100mH R10 N-000005 N-000004 220 C3 N-000005 0 10uF C2 N-000009 0 1nF R8 N-000004 0 2.2K Q3 /VOUT N-000009 N-000004 N-000004 Q2N2222 V2 N-000008 0 AC 0.1 C1 /VIN N-000008 1UF V1 +12V 0 DC 12V R2 /VIN 0 10K R6 +12V /VIN 22K R5 +12V N-000012 22K R1 N-000012 0 10K R7 N-000007 0 470 R4 +12V N-000009 1K R3 +12V N-000010 1K Q2 N-000009 N-000012 N-000007 N-000007 Q2N2222 Q1 N-000010 /VIN N-000007 N-000007 Q2N2222 .print ac v(vout) .plot ac v(nodes) (-1,5) .end
Molti strumenti software che usano le netlist non accettano spazi nei nomi dei simboli, pin, collegamenti o altri elementi. Si consiglia di evitare sistematicamente l’uso degli spazi nelle etichette, o nei campi nome o valore dei simboli o dei loro piedini per assicurare sempre la piena compatibilità.
Allo stesso modo, i caratteri speciali diversi dalle lettere e numeri possono causare dei problemi. Si noti che questa limitazione non è relativa a Eeschema, ma sui formati di netlist che possono diventare intraducibili verso software che usi i file di netlist.
Per il simulatore Pspice, è necessario includere alcune linee di comando nella netlist stessa (.PROBE, .AC, ecc.).
Ogni linea di testo inclusa nello schema elettrico che cominci con la parola chiave -pspice o -gnucap sarà inserita (senza la parola chiave) in cima alla netlist.
Ogni linea di testo inclusa nello schema elettrico che cominci con la parola chiave +pspice o +gnucap verrà inserita (senza parola chiave) alla fine della netlist.
Ecco un esempio di testo con molte linee singole e una multilinea:
Per esempio, se si batte il testo seguente (non usate un’etichetta!):
-PSPICE .PROBE
verrà inserita nella netlist una linea .PROBE .
Nell’esempio precedente, tre linee erano state inserite all’inizio della netlist e due alla fine, con questa tecnica.
Se si usano testi multilinea, le parole chiave +pspice o +gnucap sono necessarie solo una volta:
+PSPICE .model NPN NPN .model PNP PNP .lib C:\Program Files\LTC\LTspiceIV\lib\cmp\standard.bjt .backanno
crea le quattro linee:
.model NPN NPN .model PNP PNP .lib C:\Program Files\LTC\LTspiceIV\lib\cmp\standard.bjt .backanno
Si noti anche che il collegamento GND deve essere chiamato 0 (zero) per Pspice.
Per altri formati di netlist si possono aggiungere convertitori di netlist in forma di plugin. Questi convertitori vengono automaticamente eseguiti da Eeschema. Il capitolo 14 contiene alcune spiegazioni ed esempi di convertitori.
Un convertitore è un file di testo (in formato xsl) ma si possono anche usare altri linguaggi come Python. Quando si usa il formato xsl, uno strumento (xsltproc.exe o xsltproc) legge il file intermedio creato da Eeschema, ed il file convertitore per creare il file in uscita. In questo caso, il file convertitore (un foglio di stile) è molto piccolo e facile da scrivere.
Per aggiungere un nuovo plugin di netlist si usa il pulsante Aggiungi plugin.
Ecco la finestra di impostazione del plugin PadsPcb:
Quando la netlist viene generata:
Ecco un esempio, che usa xsltproc.exe come strumento per convertire dei file .xsl, e un file netlist_form_pads-pcb.xsl come foglio di stile di conversione:
f:/kicad/bin/xsltproc.exe -o %O.net f:/kicad/bin/plugins/netlist_form_pads-pcb.xsl %I
Output file: %O will define the output file.
File name converter (a sheet style, xsl format).
Will be replaced by the intermediate file created by Eeschema (*.tmp).
Per lo schema elettrico test.sch, la riga di comando sarà:
f:/kicad/bin/xsltproc.exe -o test.net f:/kicad/bin/plugins/netlist_form_pads-pcb.xsl test.tmp.
Questo è un software molto semplice, dato che il suo scopo è esclusivamente di convertire un testo in ingresso (il file di testo intermedio) in un altro file di testo. Inoltre, dal file di testo intermedio, è possibile creare una distinta materiali.
Quando si usa xsltproc come strumento di conversione, viene generato solo il foglio di stile.
Consultare il capitolo 14 per ottenere ulteriori informazioni su xslproc, sulle descrizioni del formato file intermedio, e alcuni esempi di fogli di stile per convertitori.
Si accede ai comandi di stampa e di tracciamento (N.d.T. ovvero una stampa esportata in un formato vettoriale) tramite il file menu.
I formati in uscita supportati sono Postscript, PDF, SVG, DXF e HPGL. È anche possibile mandare la stampa direttamente alla stampante.
stampa solo un file solo per il foglio corrente.
Traccia tutte le pagine
permette di tracciare l’intera gerarchia (viene generato un file di stampa per ogni foglio).
Questo comando permette di creare file in formato Postscritp.
Il nome file è il nome del foglio con estensione .ps. È possibile disabilitare l’opzione "Traccia squadratura e riquadro iscrizioni". È utile se si vuole creare un file postscript per incapsulato (formato .eps) usato spesso per inserire uno schema per esempio in un programma di videoscrittra. La finestra messaggi mostra i nomi (con i percorsi) dei file creati.
Permette di creare file di tracciature usando il formato PDF. Il nome file è in nome del foglio con estensione .pdf .
Permette di creare file di tracciatura usando il formato SVG. Il nome del file è il nome del foglio con estensione .svg .
Permette di creare un file di tracciatura in formato DXF. Il nome del file è il nome del foglio con estensione .dxf .
Questo comando permette di creare un file HPGL. Per questo formato è possibile impostare:
La finestra di dialogo di impostazione del plotter appare come questa:
Il nome del file risultante avrà il nome del foglio più estensione .plt .
La dimensione del foglio normalmente viene controllata. In questo caso, verrà usata la dimensione del foglio definita nel menu del blocco del titolo e la scala scelta sarà di 1. Se viene selezionata una diversa dimensione del foglio (A4 con A0, o A con E), la scala viene automaticamente regolata per riempire la pagina.
Per tutte le dimensioni standard, è possibile regolare la posizione per centrare il più possibile il disegno. Dato che i plotter hanno il punto di origine al centro o nell’angolo in basso a sinistra del foglio, è necessario poter introdurre uno spostamento in maniera tale da permettere una tracciatura regolare.
Parlando in generale:
Per impostare uno spostamento:
Questo comando, disponibile tramite l’icona , permette di visualizzare e preparare file del progetto per le normali stampanti.
L’opzione “Stampa squadratura e riquadro iscrizioni del foglio" abilita o disabilita la stampa di questi particolari.
L’opzione “Stampa in bianco e nero” imposta la stampante come monocromatica. Questa opzione è in genere necessaria se si usa una stampante laser in bianco e nero, dato che i colori vengono stampati come mezzi-toni e spesso non sono molto leggibili.
Un simbolo è un elemento dello schema elettrico che contiene una rappresentazione grafica, connessioni elettriche e campi che definiscono il simbolo stesso. I simboli usati in uno schema elettrico vengono memorizzati nelle librerie di simboli. Eeschema fornisce uno strumento di modifica dei simboli di libreria che permette di creare librerie, aggiungere, eliminare o trasferire simboli tra librerie, esportare simboli su file e importare simboli da file. In breve, lo strumento di modifica delle librerie fornisce un modo semplice per gestire i file delle librerie di simboli.
Una libreria di simboli è composta da uno o più simboli. Generalmente i simboli sono raggruppati per funzione, tipo e/o produttore.
Un simbolo è composto di:
La corretta progettazione di simboli richiede:
Di seguito si può osservare la finestra principale dell’editor di librerie di simboli. Esso consiste in tre barre degli strumenti che servono a velocizzare l’accesso alle funzioni più comuni, e un’area di visualizzazione/modifica del simbolo. Sulle barre degli strumenti non sono disponibili tutti comandi, ma quelli che mancano sono comunque accessibili tramite i menu.
La barra degli strumenti principale è collocata tipicamente in cima alla finestra principale, come mostrato sotto, e consiste nei comandi di gestione delle librerie, annullamento e ripetizione delle ultime operazioni, zoom e apertura delle finestre di dialogo delle proprietà dei simboli.
Save the currently selected library. The button will be disabled if no library is currently selected or no changes to the currently selected library have been made.
Select the library to edit.
Delete a symbol from the currently selected library or any library defined by the project if no library is currently selected.
Open the symbol library browser to select the library and symbol to edit.
Create a new symbol.
Load symbol from currently selected library for editing.
Create a new symbol from the currently loaded symbol.
Save the current symbol changes in memory. The library file is not changed.
Import one symbol from a file.
Export the current symbol to a file.
Create a new library file containing the current symbol. Note: new libraries are not automatically added to the project.
Edit the current symbol properties.
Edit the fields of current symbol.
Test the current symbol for design errors.
Zoom to fit symbol in display.
Select the normal body style. The button is disabled if the current symbol does not have an alternate body style.
Select the alternate body style. The button is disabled if the current symbol does not have an alternate body style.
Show the associated documentation. The button will be disabled if no documentation is defined for the current symbol.
Select the unit to display. The drop down control will be disabled if the current symbol is not derived from multiple units.
Select the alias. The drop down control will be disabled if the current symbol does not have any aliases.
Pin editing: independent editing for pin shape and position for symbols with multiple units and alternate symbols.
La barra verticale collocata tipicamente sulla destra della finestra principale permette di inserire tutti gli elementi richiesti per la progettazione di un simbolo. La tabella sottostante definisce ogni pulsante della barra.
Select tool. Right-clicking with the select tool opens the context menu for the object under the cursor. Left-clicking with the select tool displays the attributes of the object under the cursor in the message panel at the bottom of the main window. Double-left-clicking with the select tool will open the properties dialog for the object under the cursor.
Pin tool. Left-click to add a new pin.
Graphical text tool. Left-click to add a new graphical text item.
Rectangle tool. Left-click to begin drawing the first corner of a graphical rectangle. Left-click again to place the opposite corner of the rectangle.
Circle tool. Left-click to begin drawing a new graphical circle from the center. Left-click again to define the radius of the circle.
Arc tool. Left-click to begin drawing a new graphical arc item from the center. Left-click again to define the first arc end point. Left-click again to define the second arc end point.
Polygon tool. Left-click to begin drawing a new graphical polygon item in the current symbol. Left-click for each addition polygon line. Double-left-click to complete the polygon.
Anchor tool. Left-click to set the anchor position of the symbol.
Import a symbol from a file.
Export the current symbol to a file.
Delete tool. Left-click to delete an object from the current symbol.
La barra strumenti verticale, tipicamente collocata sul lato sinistro della finestra principale, permette di impostare alcune opzioni di disegno dell’editor. La tabella sottostante descrive ogni pulsante della barra.
Toggle grid visibility on and off.
Set units to inches.
Set units to millimeters.
Toggle full screen cursor on and off.
La selezione della libreria corrente è possibile tramite l’icona che mostra tutte le librerie disponibili e permette di selezionarne una. Quando un simbolo viene caricato o salvato, viene messo un questa libreria. Il nome di libreria del simbolo è il contenuto del suo campo valore.
Quando si modifica un simbolo non si sta veramente lavorando sul simbolo nella sua libreria ma su una copia di esso nella memoria del computer. Ogni azione di modifica può essere facilmente annullata. Un simbolo può essere caricato da una libreria locale o da un simbolo esistente.
Facendo clic sull’icona sulla barra strumenti principale viene mostrato l’elenco di tutti i simboli disponibili, pronti per essere selezionati e caricati dalla libreria correntemente selezionata.
Se un simbolo selezionato è un alias, il nome del simbolo caricato viene mostrato sulla barra del titolo della finestra al posto dell’alias selezionato. L’elenco degli alias dei simboli viene sempre caricato con ogni simbolo e può essere modificato. Si può creare un nuovo simbolo selezionando un alias del simbolo corrente dal pulsante . Il primo elemento nell’elenco degli alias è il nome radice del simbolo. |
Oppure, facendo clic sull’icona consente di caricare un simbolo precedentemente salvato tramite il pulsante . |
Dopo la modifica, un simbolo può essere salvato nella libreria corrente, in una nuova libreria o esportato su un file di salvataggio.
Per salvare il simbolo modificato nella libreria corrente, fare clic sull’icona . Si noti che il comando di salvataggio salva solo i cambiamenti del simbolo nella memoria locale. In questo modo, si può cambiare idea prima di salvare la libreria.
Per salvare permanentemente i cambiamenti del simbolo sul file di libreria, fare clic sull’icona , in tal modo si sovrascriverà il file di libreria esistente con i cambiamenti del simbolo.
Se si desidera creare una nuova libreria contenente il simbolo corrente, fare clic sull’icona . Verrà richiesto di inserire il nome per la nuova libreria.
Le nuove librerie non sono automaticamente aggiunte al progetto corrente.
Bisogna aggiungere qualsiasi nuova libreria si desideri usare in uno schema, all’elenco delle librerie del progetto in Eeschema, usando la finestra di dialogo tabella librerie di simboli.
Fare clic sull’icona per creare un file contenente solo il simbolo corrente. Questo file sarà un file di libreria standard che conterrà solo un simbolo. Questo file può essere usato per importare il simbolo in un’altra libreria. In effetti il comando per la creazione di una nuova libreria ed il comando di esportazione sono praticamente identici.
È molto facile copiare un simbolo da una libreria sorgente in una di destinazione usando i seguenti comandi:
Quando si sta lavorando su un simbolo, il simbolo modificato è solo una copia di lavoro del simbolo effettivo nella sua libreria. Ciò significa che fintantoché questo non sia stato salvato, si può ricaricare e annullare tutti cambiamenti effettuati. Se lo si è già aggiornato nella memoria locale e non lo si è salvato nel file di libreria, si può sempre uscire e ricominciare. Eeschema annullerà tutti i cambiamenti.
Si può creare un nuovo simbolo facendo clic su . Verrà richiesto un nome per il simbolo (questo nome viene usato come valore predefinito per il campo valore nell’editor degli schemi elettrici), un riferimento (U, IC, R…), il numero di unità per contenitore (per esempio un 7400 è formato da 4 unità per contenitore) e, se lo si desidera, uno stile di corpo alternativo (alle volte riferito come DeMorgan). Se il campo riferimento viene lasciato vuoto, il valore predefinito sarà "U". Queste proprietà possono essere cambiate anche in seguito, ma è preferibile impostarle correttamente alla creazione del simbolo.
Un nuovo simbolo verrà creato usando le proprietà sopraesposte e apparirà nell’editor come mostrato sotto.
Spesso, il simbolo che si vuole creare è simile ad un altro già presente in una libreria componenti. In questo caso risulta più facile caricare e modificare un simbolo esistente (N.d.T. piuttosto che ricrearne uno nuovo da zero).
Le proprietà del simbolo devono essere impostate accuratamente durante la creazione del simbolo altrimenti queste vengono ereditate dal simbolo copiato. Per cambiare le proprietà del simbolo, fare clic su per mostrare la finestra seguente.
È molto importante impostare correttamente il numero di unità per contenitore e la rappresentazione simbolica alternativa, se abilitata, perché quando i pin vengono modificati o creati, sono coinvolti i pin corrispondenti per ogni unità. Se si cambia il numero di unità per contenitore dopo la creazione e modifica dei pin, ci si creerà del lavoro ulteriore per aggiungere nuovi pin e simboli per unità. Comunque, è possibile modificare queste proprietà in ogni momento.
Le opzioni grafiche Mostra numero piedino'' e Mostra nome piedino'' definiscono la visibilità del numero piedino e del testo del nome del piedino. Questo testo sarà visibile se le opzioni corrispondenti verranno spuntate. L’opzione Nome piedino interno'' imposta la posizione del nome del piedino relativamente al corpo del piedino. Questo testo verrà mostrato all’interno del bordo del simbolo se l’opzione è stata spuntata. In questo caso la proprietà Scostamento nome piedino'' definisce lo spostamento del testo dalla fine del corpo del piedino. Valore consigliato da 30 a 40 (in 1/1000 di pollice).
L’esempio sottostante mostra un simbolo con l’opzione ``Nome piedino interno'' non selezionata. Si noti la posizione dei nomi e dei numeri di pin.
Se il simbolo possiede più di una rappresentazione simbolica, sarà necessario selezionarne una in modo da modificarla. Per modificare la rappresentazione normale, fare clic su .
Per modificare la rappresentazione alternativa fare clic su . Usare mostrato sotto per selezionare l’unità che si desidera modificare.
Gli elementi grafici formano la rappresentazione di un simbolo e non contengono informazioni di connessioni elettriche. La loro progettazione è possibile usando i seguenti strumenti:
La barra strumenti verticale sul lato destro della finestra principale permette di piazzare tutti gli elementi grafici richiesti per progettare la rappresentazione di un simbolo.
Ogni elemento grafico (linea, arco, cerchio, ecc.) può essere definito come comune a tutte le unità e/o stili di corpi o specifico di una data unità e/o stile corpo. Le opzioni dell’elemento sono accessibili facilmente facendo clic destro sull’elemento per mostrare il menu contestuale per l’elemento selezionato. Di seguito è mostrato il menu contestuale per un elemento linea.
Si può anche fare doppio clic sinistro su un elemento per modificare le sue proprietà. Di seguito viene mostrata la finestra di dialogo delle proprietà di un elemento poligono.
Le proprietà di un elemento grafico sono:
L’icona permette la creazione di testo grafico. Il testo grafico è sempre leggibile, anche se il simbolo viene ribaltato. Si noti che gli elementi di testo grafico non sono campi.
I simboli possono avere due rappresentazioni simboliche (una standard e una alternativa, spesso chiamata "DeMorgan") e/o avere più di una unità per contenitore (per esempio le porte logiche). Alcuni simboli possono avere più di una unità per ogni contenitore con simboli e configurazioni di piedinatura differenti.
Si consideri per esempio un relè con due interruttori che può essere creato come un simbolo composto di tre diverse unità: una bobina, un interruttore 1, e un interruttore 2. Progettare un simbolo con unità multiple per contenitore e/o stili di corpo alternativi è molto flessibile. Un pin o un elemento simbolico di corpo può essere comune a tutte le unità o specifico di una data unità o ancora possono essere comuni sia a entrambe le rappresentazioni simboliche che essere specifiche di una data rappresentazione simbolica.
Come impostazione predefinita, i pin sono specifici per ogni rappresentazione simbolica di ogni unità, dato che il numero di pin è proprio di una specifica unità e la forma dipende dalla rappresentazione simbolica. Quando un pin è comune ad ogni unità o ad ogni rappresentazione simbolica, è necessario crearlo solo una volta per tutte le unità e tutte le rappresentazioni simboliche (questo solitamente accade per i pin di alimentazione). Ciò accade anche per le forme grafiche e il testo dello stile del corpo, che possono essere comuni per ogni unità (ma tipicamente sono specifiche per ogni rappresentazione simbolica).
Questo è un esempio di un relè definito con tre unità per contenitore, contatto 1, contatto 2, e la bobina:
Opzione: i pin non sono collegati. Si possono aggiungere o modificare pin per ogni unità senza accoppiamento con pin di altre unità.
Tutte le unità che non sono intercambiabili devono essere selezionate.